con il gruppo cinema del collettivo abbiamo rivisto di recente Metropolis di Fritz Lang, del 1927. avevamo già visto diversi film muti nelle settimane precedenti, ma questo è il primo che ha generato riflessioni e discussioni. in parte secondo me perché è il primo film moderno, non così diverso dal cinema di oggi (e su questo scriverò altro a breve), in parte per l’aspetto politico.
non riassumo tutta la trama perché è intricata, ma diciamo che ci sono gli operai che vivono sotto terra e portano avanti un lavoro massacrante e alienante, mentre le classi benestanti vivono sulla superficie dove oziano e se la spassano. succedono un po’ di cose, c’è una rivolta degli operai che però finisce male, ma tutto porta al famoso finale: il mediatore tra le mani (gli operai) e la testa (il padrone) dev’essere il cuore. quindi armonia sociale, il padrone diventa un padrone buono, probabilmente le condizioni degli operai migliorano, l’amore vince su tutto.