“Quel fine settimana, Dean e pochi altri andarono a giocare a golf al Country Club di Steubenville. Era questo ciò che adorava del golf: uno poteva stare con altri uomini ma separato da loro, in silenzio, all’aria aperta. Gli altri golfisti e la tua pallina raramente si incrociavano sul campo: 450 milionesimi di secondo, tutto lì. Era il tipo di contatto che piaceva a Dean.”
Ti trovo bene
Ogni volta che qualcuno mi dice “ti trovo bene” mi viene in mente quella scena di Papillon dove Steve Mcqueen viene messo in isolamento. Nella porta della cella c’è solo un buco in cui i detenuti infilano la testa per il controllo mattutino. Il primo giorno lui vede sbucare fuori la testa del suo vicino di cella, uno ridotto malissimo, consumato e bianco come un fantasma. Quello gli dice che ha l’impressione di stare bene, però, siccome nelle celle non hanno specchi o altro, gli chiede com’è, che aspetto ha, e nonostante sembri un cadavere Steve Mcqueen gli dice “ti trovo bene”. Mente, ma lo fa a fin di bene. Il giorno dopo però dal buco non sbuca fuori la testa: il vicino di cella è morto. Qualche tempo dopo è Steve Mcqueen ad essere ridotto così: è bianco, perde i denti e ha gli occhi scavati. Una mattina mette fuori la testa per il controllo e a un nuovo vicino, uno appena arrivato e ancora in forma, chiede “che aspetto ho? come sto?” e quello gli risponde “bene, ti trovo bene”. Steve capisce quello che deve capire.
Horror, il meglio del 2012
1) american horror story: asylum
la sorpresa dell’anno: già la prima stagione era qualcosa di nuovo, ma questa è andata oltre l’oltre e anche più in là. mentre la tendenza di tutte le serie è lavorare di sottrazione, di rifinitura, di finezza, asylum fa l’opposto: eccesso, esagerazione, orgia di sangue, in una sola puntata suorine possedute, esorcismi, nazisti, alieni, serial killer, depravazioni, conflitti freudiani, amputazioni traumatiche, anna frank, deformità, citazioni, follia. e più ne guardi e più ne vorresti. ma miracolosamente non cadono mai nel trash o nel camp: è tutto inspiegabilmente equilibrato, sensato. non so se ci riusciranno anche in futuro, ma fin qui ci sono riusciti.
2) the divide
claustrofobico e pessimista, anche qua si ha il coraggio di avere una visione nera fino in fondo, giusta o sbagliata che sia, chi se ne frega, un bel film, tensione, coraggio e sporcizia vanno premiati.
3) spazio lasciato vuoto per rob zombie che non ho ancora visto
eh, devo vederlo.
4) the innkeepers
questo invece è totalmente diverso. un’altra strada per il cinema horror.
5) kill list
sorprendente, con sinister che è subito sotto ha il finale che più è mi piaciuto quest’anno.
6)sinister
per molti ha svaccato proprio nel finale, invece per me è salito di due o tre gradini proprio in quei cinque minuti finali. c’è chi ci ha visto del moralismo, io c’ho visto una famiglia disintregrata.
7) mientras duermes
è più un thriller, ma è talmente ben fatto che andrebbe messo in tutte le classifiche ,pure in quelle dei film d’animazione. anche qua, coraggio che in italia non esiste e non esisterà mai, e non per questione di soldi. è che proprio non ci sono le teste.
8) lovely molly
del regista di the blair witch project. disturbante, a tratti stupendo, a tratti noioso. mi ha ricordato l’anticristo di von trier, bello.
9) walking dead
dopo la ridicola seconda stagione avevo deciso di non guardarlo più, ma monj mi ha convinto e ho scoperto che questa è la stagione migliore: un passo avanti per il genere zombie e un personaggio immenso come quello di michonne.
10) the cabin in the woods
in conclusione, contrariamente al precedente post e nonostante non abbia guardato molti film dal 17 ottobre in poi, è stata un’ottima annata per il genere. il mondo purtroppo non è finito, o meglio, è finito ma abbiamo continuato a vivere, la speranza è che il futuro ci porti tante buone cose, a partire da feti abortiti, gambe amputate e infezioni purulente. buon anno.
spunti di discussione: i film horror recenti che bisognerebbe aver visto (lista discutibile ma utile)
Benvenuti!!!1! :) :D :)) XD
Non ho una parola da dire contro Oristano, la capitale di questa regione. E’ vero che un proverbio sardo dice: Chi va a Oristano resta a Oristano, significando che occuperete la vostra ultima dimora nel cimitero ombreggiato di cipressi.
Oristano è uno dei peggiori focolai di malaria dell’Isola. I laghi stagnanti dei quali abbonda sono prolifici allevamenti di zanzare e troverete le porte e le finestre della vostra camera d’albergo sbarrate con rete metallica come una moschiera per essere protetti dal terrore che vola di notte.
A parte l’architettare stratagemmi contro le mosche e le zanzare, c’è poco da fare a Oristano.
Stando a sedere fuori di un caffè in piazza del Mercato e badando ai gruppi di cittadini che sbadigliano al sole, chiesi ad uno del posto quale fosse il principale passatempo della città. Quegli estese in avanti entrambe le mani in un subitaneo semicerchio che comprendeva l’intera piazza: “Questo!” notò compiacentemente – una semplificazione della scienza del piacere che alla mia mente parve denotare un livello di cultura non insignificante.
Oristano è una di quelle città nelle quali ci si può ben attendere accessi di melanconia: essa è piena di simboli di decadenza. Come età è più giovane della maggior parte delle città, non avendo ancora celebrato il millesimo compleanno. Ma tuttavia ha avuto la sfortuna di essere nata vecchia.
(J.E. Crawford Flitch, da “Mediterranean Moods, Footnotes of Travel in the Islands of Mallorca, Menorca, Ibiza, and Sardinia”, 1911)
17 ottobre 2012
Devo ricordarmi la data.
Vi siete sbagliati, Maya.
E se la vera protagonista fosse la cinepresa e quindi ogni film sarebbe la storia delle sue allucinazioni vissute in soggettiva? Non si spiegherebbe il controcampo, però. Anche se negli stati dissociativi è possibile percepire il proprio corpo altrove… C’era una scena bellissima di un film che purtroppo non ricordo, dove un tizio viene inseguito, forse su un ponte, e corre verso lo schermo. Va talmente veloce che a un certo punto sembra che stia per sbattere contro la cinepresa e in quel momento tifi per gli inseguitori, che infatti all’ultimo riesco ad afferrarlo. La scena era stupenda perché sembrava davvero che l’inseguito stesse per sbucare fuori dallo schermo fino all’ultimo, quando viene afferrato e riportato dentro. Il regista aveva davvero creato uno spazio virtuale, quello tra la cinepresa e gli spettatori, dove per un attimo si percepiva che sarebbe potuto cadere il protagonista. E tutto questo senza 3d, anche perché se non ricordo male era un vecchio film in bianco e nero. O forse l’ho sognato, ora mi sta venendo il dubbio.
Un’iniziativa interessante
Comunque per quanto mi riguarda Felix Baumgartner ha fallito: ha perso l’occasione per mettere in atto il suicidio più spettacolare della storia.
Il suicidio definitivo.
Quello che avrebbe fatto sentire una merda tutti i suicidi amatoriali, quelli che si lanciano dal quinto o sesto piano.
p.s.
Sto pensando di impostare un filtro anti-spam di gmail per la frase “un’iniziativa interessante”.
Fai la tua scelta
Ho appena visto in tv una pubblicità progresso: con 9 euro al mese puoi mantenere un bambino africano.
Ecco, con un solo euro in più puoi aiutarmi a fare un film.
E che cazzo, dai. Poi non dite che non faccio mai nulla:
http://www.produzionidalbasso.com/pdb_1584.html
Poi magari mandiamo il dvd ai bambini africani, però intanto…
Non fate i pezzenti proprio ora
Per UNA volta che provo a fare una cosa: http://www.produzionidalbasso.com/pdb_1584.html
Poi non ditemi che non faccio mai niente.
Forse il commento più bello mai trovato
La letteratura la trovi dove meno te l’aspetti. Io ad esempio l’ho trovata in un sito di donne. E’ una storia bellissima:
Ciao mi chiamo Carmela. quando ho compiuto 18 anni con il mio ragazzo ci siamo iscritti in un locale di scambisti. ti racconto quello che è successo dopo i miei 18. perche qualche forum a chiuso il mio profilo dopo che avevo raccontato il mio racconto da quando avevo 14 anni.. almeno credo sia questo il motivo.. Ma ora torniamo al mio ragazzo che oggi potrei chiamarlo marito. Posso dire che effetivamente non tutti gli uomini sono uguali. A mio marito piaceva guardarmi, mentre facevo sesso con altri uomini. ancora oggi gli piace. A lui piace stare in un angolo ad eccitarsi. leggendo molti racconti ho capito che non è l’unico uomo ad avere questo tipo di eccitazione. Con mio marito abbiamo 12 anni di differenza, quando mi ha conosciuto avevo gia 2 bambini. Nella mia vita ho fatto sesso con almeno 6 uomini diversi in tutto. Il primo uomo conosciuto nel club aveva 58 anni. 40 anni di differenza, e mio marito si eccitava di piu se erano anziani. Siamo partiti da un uomo di 58 anni fino ad arrivare anche ad un uomo di 81. che fù un record per me. Dopo il matrimonio avevamo altri 2 figli, e cosi erano 4 in totale, ma poi mio marito voleva eccitarsi con qualcosa di forte, ad esempio dopo quel signore di 58 avevamo conosciuto un altro uomo di 75 anni. questo anziano signore di 75 era molto ricco, e senza famiglia, cosi ci portava un pò ovunque, e in un solo mese avrò contato almeno più di 50 rapporti. Per non fartela troppo lunga ancora vado d’accordo con mio marito, e il vecchio di 75 anni riuscì a mettermi incinta 2 volte. adesso ho 6 figli, e tutti pensano che sono di mio marito. si prese carico e la colpa anche dei primi 2 x togliermi da una situazione imbarazzante… e continua a farlo. oggi o 32 anni e devo dirti che se dovessi rimanere incinta ancora una volta da un vecchio,mio marito si ecciterebbe lo stesso. anzi. è stato lui a suggerirmi di far in modo che potessi rimanere incinta dal vecchio, per avere almeno 2 eredi del patrimonio, oggi ne ha 2eredi. Per finire voglio dire a tutte quelle che hanno letto questa storia che non importa se il padre naturale a 70 ho 80 anni di differenza,ma conta se il padre sia un tipo giusto sincero e tranquillo.. ciao !!
Secondo te quanti cubetti di ghiaccio vanno messi in un gin tonic?
Bene bene bene
Sembra una via di mezzo tra il memorabile trailer de “La terza madre” di Argento (una delle poche volte che al cinema sono scoppiato a ridere come un maleducato), Tarsem Singh e Matthew Barney. E invece è Rob Zombie. E c’è grande attesa, almeno da parte mia. O cagata, o capolavoro. Oppure noiose vie di mezzo.
Cortesie per gli ospiti – Horror edition
Ho un’idea per un crossover tra il programma Cortesie per gli ospiti e Saw – L’enigmista in cui gli ospiti vengono legati alle sedie intorno al tavolo e torturati in vari modi, facendo però attenzione alla piacevolezza del cibo, del decoro e dell’intrattenimento. Ad esempio vengono obbligati ad amputarsi parti del corpo che poi vengono servite a tavola in modo elegante e cool. Ho anche il claim del programma: “Ma non si serve così un orecchio mozzato!”. Secondo me può funzionare.
(E’ che si nasce scrittori, si capisce che non si era veramente nati scrittori e si tenta col cinema; poi però si resta senza soldi, senza capelli e senza morale e allora si fa la tv. Per ora non ho ancora cominciato a perdere capelli, ma mi preparo.)
Tenetevi il mondo
Erano meglio i bambini, veramente
Stavo leggendo il programma di un “camping dei giovani comunisti” e mi ha incuriosito il menù. Mi sono chiesto: chissà cosa mangeranno i giovani comunisti.
Beh:
– Primo giorno: insalata di riso
– Secondo giorno: pranzo, pennette panna e prosciutto e pennette al pesto; cena, grigliata di carne.
– Terzo giorno: pranzo, fusilli al sugo; cena, pizzata.
E ho fatto più o meno questa faccia.