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Ruminare

Guardo il giro d’italia. Mi piace vedere in tv questi posti di montagna così verdi e freschi. Mi viene voglia di essere una mucca. Non sarebbe bello? Mangiare l’erba e poi digerirla con calma con i miei quattro stomaci ognuno adibito a una specifica fase della funzione digestiva.

Poi in realtà l’unica volta che ho vissuto brevemente in zone montagnose avevo terrore della montagna, mi sentivo oppresso e il cielo mi sembrava il soffitto della mia cella. E infatti è per questo che la montagna la guardo in tv.

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Buonasera

Alla prossima cena comunione pranzo cresima matrimonio funerale uscire con gli amici incontrare gente cose di lavoro vestiti bene mi raccomando mi presenterò così.

 

(con la cintura dolce & gabbana ovviamente: http://finegarten.tumblr.com/post/23552427732)

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Funziona ancora

Ma devo dire che Signs fa sempre il suo lavoro.

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Piatto d’argento


Utilizzatori di photoshop, scatenatevi.

(Ebbene sì: ora Allevi è cavaliere della repubblica. Come Moroder)

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Continuate così

Ho amici che leggono il Post. Lo sapete, vi voglio bene e tutto quanto, però quando leggo una cosa così (ci sono capitato per caso da Google):

In anteprima sul Post il quinto episodio del graphic novel che racconta che cosa c’entra la meditazione con la forma dei comandi dell’iPod

Io davvero non so più cosa pensare.

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Anche gli squali vanno in pensione

Mi hanno detto di stare calmo. Di non farmi notare, di non perdere la testa. E io sono calmo, sono immobile. Sono paziente, sono buono…

Un tempo ero una star. Vent’anni fa tutti mi adoravano. E ora? Devo sopportare questi mocciosi e le loro mamme. E lui è chissà dove a godersi i miei soldi. Ma io devo stare calmo, non devo perdere la testa…

Ma prima o poi ti troverò, signor Hirst. PRIMA O POI TI TROVERO’.

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Alan Vega is alive

Sono anni che ciclicamente la segnalo, è un po’ una mia ossessione: Bruce Springsteen che elvisizza i Suicide. Uno dei pochi che ha colto la vera essenza di Alan Vega, cioè il suo essere Elvis. Questo non è Bruce Springsteen. E’ Elvis che imita Alan Vega che imita Elvis. E quindi lunga vita a Bruce Springsteen.

“You know, if Elvis came back from the dead I think he would sound like Alan Vega.”
(Bruce Springsteen)

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Domande

Bel manifesto. Per curiosità ho provato a fare quelle  tre domande a Google per vedere se è vero che non sa rispondere. Alla prima, “Da dove vengo?”, mi risponde con la bibbia. Invece chiedendo “Chi sono?” ho scoperto il mio IP. Ma è alla terza domanda, “Dove vado?”, che Google dà una risposta migliore della bibbia, con questo gioco in flash su un gatto che deve scegliere dove andare. Ogni scelta ha il 50% di probabilità di successo o insuccesso, quindi, com’è capitato a me, si può anche fare subito game over.

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Non va bene

http://www.harrr.org/vmc/wp-content/uploads/2012/05/666.jpg

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Peter Mullan

Se a volte vi viene la tentazione di pensare “ma sì, dai, alla fine non è male…” guardando qualche attore italiano contemporaneo, fatevi un favore: guardate Peter Mullan in Tyrannosaur, e vi assicuro che ritornerete a metri di giudizio più corretti.

(Tra l’altro, non volevo dirlo ma ormai mi sono lasciato andare, la canzone finale è bellissima e a momenti piangevo. E che volete, anche io ho un apparato lacrimale.)

In generale, se vi capita di pensare “ma sì, dai, alla fine non è male…” no, lasciate perdere: di solito è una cagata, ma una parte del vostro cervello vuole arrendersi.

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Il punto di non ritorno

Ci ho pensato bene, e se dovessi individuare il punto di non ritorno direi che è stato quando ho iniziato a parlare con il gatto e a fare la vocina che risponde alle mie domande.

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Ti coddidi

Il blog di Cavalli (subito tra i preferiti), dove a quanto pare scrive principalmente di barche.

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Se ti venisse un tumore gli manderei dei fiori

Era il solito Cioran, se non ricordo male, che parlava degli effetti benefici dello scrivere insulti. Quando il nocciolo della nostra centrale nucleare dell’odio si surriscalda oltre i livelli di guardia è una buona terapia prendere un foglio (diceva lui – mo prendete il portatile, il tablet, la carta igienica, quello che volete) e lasciarsi andare all’odio più sfrenato. Lasciate che il male esca dalle vostre vene e si disperda nel mondo. Sfogatevi contro qualcuno barra qualcuna o contro la mamma di qualcuno barra qualcuna. Ingiurie, villanie, vaffanculi, una bella lettera di minacce: dite a qualcuno che vi sta sulle palle quanto vi fa schifo e quanto secondo voi dovrebbe morire soffrendo il più possibile. Poi però non speditela.

Io ad esempio ne conservo ancora oggi una bellissima che un mio amico scrisse a un suo nemico. Per tenere il mio amico al sicuro – principalmente da se stesso – presi in custodia quella lettera dicendogli che forse era meglio non spedirla subito subito – che fretta c’è? – me ne sarei occupato io, anche perché il mio amico, che nelle azioni spontanee si dimostrava assolutamente geniale, aveva usato la carta intestata del posto dove entrambi stavamo lavorando. E quella lettera ce l’ho ancora lì, in un cassetto. Ed è bellissima, genuina, potente. Dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che l’energia dell’odio è infinitamente più potente dell’energia dell’amore.

Certo, a volte questo può causare situazioni spiacevoli, come genocidi o stragi nelle scuole; ma a volte, se si segue il consiglio di Cioran e si prende carta e penna, vengono fuori cose belle e dopo ci si sente meglio, con i muscoli distesi, lo stomaco in pace assoluta e il sorriso sereno di un monaco zen (gente che all’occorrenza sa essere stronzissima, ricordiamolo).

Beh, amlo ha fatto un libro di insulti.

Ce ne sono alcuni così belli che viene voglia di scendere subito in strada e usarli con il primo che passa, (“Se il poker si giocasse col cazzo avresti una faccia da poker”); ma i miei preferiti sono quelli semplici, terra terra. Tipo fai cagare, vaffanculo – muori, merda.

Si paga con i soldi: dovete andare qua e comprarlo. E ve lo mandano proprio a casa, di carta.

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Signoraggio

PENSIERI OSCURI… Fantasie oscure e lugubri, dubbiezze penose, commuovono di frequente l’anima umana in questo secolo neurastenico. Ma è dover nostro reagire, scrollare di dosso la perigliosa afflizione che tenta signoreggiarci. E a ciò concorre mirabilmente la Coca Buton, l’elisir della psiche ben noto agli intellettuali.

(da una Domenica del Corriere del 1904)

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Cagoni

“No, non è vero che sono cagoni. Sono la maggioranza, e la maggioranza è la voce della saggezza. Siete voi i pazzi.”

(da “I compagni” di Monicelli , ora su rai3)