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Listen, anthropologist

la frase “ascolta, antropologo”. di richard dawkins in questo suo articolo su darwin è già diventata un mio tormentone. e anche questa:

Uno scienziato afferma con aria supponente che il rombo del tuono non è il suono trionfale delle palle di Dio che sbattono tra loro nè quello del martello di Thor. E’ invece l’eco delle scariche elettriche che vediamo sotto forma di lampi.

nel resto del suo articolo sull’evoluzionismo deride gli antropologi (che immagino consideri degli inferiori – lui, un biologo del cazzo!) e spiega che la scienza è VVVVVVVVerità e Figata Pazzesca mentre tutti gli altri sono cretini. insomma: non credete nel loro Dio, credete nel mio che è vero e ci esiste veramente.

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nella foto, richard dawkins mostra i suoi scarabocchi a un bionda.

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Cari amici della notte

giù in fondo però è spaventoso / e l’uomo non osi tentare gli dei / e non aspiri mai e poi mai a vedere / ciò che, pietosi, essi coprono di notte e terrore

SIGLA!

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Cuattro qose

1) herzog ha una moglie molto molto figa.

2) herzog e david lynch faranno un film insieme. lynch produce, herzog gira. è un horror su un uomo che uccide la madre mentre recita a memoria l’elettra di sofocle. che raccontata così sembra uno di quei raccontini surreali che scriveva woody allen 400 anni fa, ma ovviamente sono fiducioso.

3) nel frattempo posso deliziarmi occhi e (considerando la colonna sonora) orecchie con questo recente capolavoro del più grande regista della storia, ovvero, lo ricordo a tutti:

4) werner herzog.

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Ltdm

riemergo dai fondi abissali solo per qualche istante per una doverosa segnalazione che riguarda LTDM, la trasmissione che dm conduce da qualche tempo ogni mattina su radiostreet e che ha avuto come ospiti ufologi, membri dei raeliani, fisici dissidenti, concorrenti del grande fratello, rom kossovari, concorrenti di quiz televisivi, venditori di gameti, dario fo, il maestro pregadio e benito urgu. nell’ultima puntata, quella di stamattina, l’ospite d’eccezione era janfranco, “accounting manager, fotomodello, attore di fotoromanzi e tronista” che molti di voi, gente dell’internet, dovreste conoscere. tutte le interviste sono ascoltabili nel sito della trasmissione.

inoltre voci di corridoio (ovvero lo stesso dm in questo momento in chat) mi dicono che uno dei prossimi ospiti dovrebbe essere gavino ledda, conosciuto ai più esclusivamente per il romanzo padre padrone, ma attualmente stregone del linguaggio e sciamano del verbo, protagonista di alcune indimenticabili criptiche performance in varie lingue a cui io stesso, col cuor pien di WTF, ho assistito.

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Caso Eluana Englaro, raggiunto un compromesso: Eluana sarà ricoverata in un ospedale. Ma a Gaza.

ehhh bei tempi quando facevo ridere eh? ero così divertente!

http://www.humanillnesses.com/images/hdc_0000_0001_0_img0042.jpg

The French neurologist Guillaume Duchenne (1806-1875) studied the body’s neuromuscular system. In this experiment (c. 1855), he used an electrical stimulation device to activate the involuntary facial muscles involved in smiling and laughter.

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Voglio diventare Tony Manero e uccidere la gente

film dell’anno?

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Mike in Brazil, la telefonata di una telespettatrice disabile e l’elenco di elenchi di elenchi

ormai ho smesso di chiedermi chi è che compra i libri che ogni tanto appaiono nel bagno di casa mia – ho preferito convincermi che ci sia una specie di setta di nani che si introducono in casa di nascosto per lasciare libri che per qualche motivo misterioso vogliono che io legga, spesso con risultati  imprevedibili (leggere un ricettario di torte al cioccolato mentre cago è una delle cose più strane che ho fatto in tutta la mia vita). comunque recentemente  è apparso la vita bassa di alberto arbasino. su costui so poco, ma sicuramente ci saranno migliaia di blogger con centocinquantamila opinioni diverse su di  lui, tutte sicuramente molto moderate, come è tipico dei blogger (opinione A: “è  un genio, opinione B: “fa cagare”). a me il libro è piaciuto,  intanto perché è evidente che arbasino lo fa per il LOL, poi perché cita gunter grass ma soprattutto perché è l’apoteosi di una delle mie grandi passioni, cioè gli elenchi: di cose, di parole, di nomi, di modi dire, elenchi di tutto. ne riporto uno dei tanti che mi sono piaciuti:

flotte e flottiglie di gondole e golette e bucintori e canoe e sandolini e  pedalò con liste elettorali bloccate in concert: i Devoti per Gioco, i Trombati  Riscaldati, i Precotti di Confine, i Cucina Etnica, i Senso Vietato, i Traffico  Locale, i Nel Mirino, i Del Calibro, gli Abbifede, i Nun Ho Capito, gli Insieme  Per La Rucola, i Bologna bio-bio, i Sole Mio con la partec. straord. cameo dei  Sora Mia, i Postazione Nemica, i Dilettanti Zingari, i No Emergency, Los Renegados, Los Okkupantes, Las Transgresoras, Las Invasivas, The Deserters, The  Revolters, The Offenders, The Insurgents, i Farà Discutere, i Las Repulsivas,  The Sex Defectors, The Peace Agitators, The Cock Mutineers, The Sabotage Escamotage, i Combat Attack, The Naked & The Dead, Los Insecticidas, The Radical Orgasm, gli Ex-Avanguardia Obbligatoria, The Vacuum Killers, The Fucking  Liquidators, Die Pissoir Pistolen, i dvd Taroccati in Jail per denunciare e  sensibilizzare la deplorevole pratica global e glocal e anal delle impronte  sfinteriche ahimè diffuse anche controvoglia per raccogliere fondi negli  innumerevoli inumani campus sparpagliati in Topazia, Trapezia, Prepuzia, Orifizia, nelle due Marozie e nelle quattro Squinzie per corrotti finti  benefici.

leggendolo ho pensato che una cosa che forse manca in questo pianeta è un elenco di elenchi, cioè una lista ordinata dei vari elenchi che esistono (elenco telefonico, elenco di nomi di battesimo, elenco dei pesci del mediterraneo,  elenco di autovelox, elenco di cappelli, elenco di farmaci, elenco di scrittori suicidi, elenco attori del cinema muto e così via). poi potenzialmente si potrebbe fare un Elenco di elenchi di elenchi, e ce ne sarebbe solo uno: il mio. ma siccome di sicuro ci sarebbe qualche pazzo che avrebbe da ridire sul mio Elenco di elenchi, sarebbe necessario anche l’Elenco degli elenchi non compresi in un elenco. ah! a volte davvero mi sorprendo che nemmeno  rispondano ai miei curriculum. inoltre, sempre il pazzo di cui sopra, avrebbe da ridire sulla differenza tra elenchi e liste, che credo consista semplicemente nell’ordine, presente nei primi e assente nelle seconde (e forse anche nella disposizione grafica: la lista di solito è in colonna), ma anche questo è da vedere. io di solito preferisco parlare di elenchi perché mi sembra difficile constatare con certezza l’assenza di un ordine, anche se in effetti non ho mai fatto l’elenco della spesa ma sempre e solo una banale lista. vabbè, vado a mangiare.

concludo riportando ancora una volta la mia solita Lista di argomenti di  conversazione che ho perso almeno mille volte dato che ho cancellato più siti io che il governo cinese.

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Be seeing you

http://imagecache2.allposters.com/images/pic/MMPH/B72741~Patrick-McGoohan-Posters.jpg

e anche patrick è andato. e in tv c’è uno dei miei callaghan preferiti.

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E se le onde spezzano il cavo, voi lasciatemi andare

entrare nell’acquario di barcellona costa 17 euro + 3 euro per la guida, cioè un opuscolo di carta patinatissima, completamente inutile e anzi dannoso per il pianeta. la visita dura un’ora e mezza circa, oppure tre ore se vi incantate davanti ai polpi. nella prima parte ci sono i tipici vasconi uguali in tutti gli acquari del mondo con le varie specie del mare mediterraneo e dei mari tropicali. sono circa una ventina. ma il livello di godimento sale improvvisamente con l’oceanario: un tunnel sottomarino meraviglioso, con squali e pesci luna che vi passano sopra la testa e per circa 100 metri vi sembra di stare sul fondo del mare assieme a un gruppo di turisti tedeschi. a metà del tunnel c’è una sala buia con delle gradinate dove è possibile rilassarsi osservando i pesci e pensare a quanto è brutta e misera la vita terrestre. usciti dal tunnel, dopo aver pregato di fronte al drago frondoso, si arriva alla sezione “esplora”, in teoria dedicata ai bambini, ma quando ho visto un finto sottomarino dove, piegandosi un po’, era possibile entrare e giocare con i comandi e fingersi il capitano nemo, e poi la tuta da palombaro, la balena gigante da visitare con tanto di calamaro gigante all’interno e la sezione “mondo dell’oscurità” con le misteriose creaturine degli abissi, beh a quel punto ho pensato: fanculo i bambini, questo posto è evidentemente progettato per me. cose negative dell’acquario di barcellona: decisamente troppe coppiette. purtroppo la mia proposta di proibire l’accesso alle coppiette nei luoghi pubblici non ha avuto molto successo. però dovrebbero almeno evitare di pomiciare davanti ai polpi, soprattutto mentre io sto girando il mio filmino delle vacanze da mostrare ai nipotini che non avrò mai.

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La notte

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I giardini del mare e altre storie, ovvero: noi ci salutiamo ora, realtà, perché magari dopo non ci vediamo

“Il mare. Tre quarti della Terra giacciono nelle oscure profondità del mare. Un mondo d’acqua che finora non abbiamo sfruttato ma che è fonte di ricchezza infinita, nutrimento infinito, e può sostenere una popolazione pari a sette volte quella terrestre. Andiamoci dunque coi treni sottomarini, viviamoci dunque in case sottomarine, spostiamoci in automobili e tassì sottomarini: per i nostri weekend ecco l’albergo Atlantis, un incanto di comodità riunite nei giardini del mare”. #

come molti sanno i polpi decorano l’esterno delle proprie tane con resti di cibo, pietre, pezzi di vetro e varie cose che trovano sul fondo del mare. il risultato è qualcosa che ad alcuni ricorda un giardino e a me camera mia. perché i polpi lo facciano, se con reali intenti decorativi o semplicemente per nascondere la tana, non è dato saperlo, visto che è più facile entrare nel cervello di una femmina umana che in quello di un cefalopode. sta di fatto che lo fanno e ci perdono anche del tempo, il che farebbe pensare a un atto consapevole. per alcuni è l’ennesima conferma della misteriosa intelligenza aliena del polpo, anche se un amico pescatore mi ha detto che a lui questi cosiddetti giardini in realtà lo aiutano a individuare la tana del polpo – quindi, amici con i tentacoli, fate molta attenzione. la storia dei giardini dei polpi venne raccontata una volta, molti anni fa, a un bambino inglese in vacanza in sardegna. alcuni anni dopo ci scrisse una canzone che faceva così: mi piacerebbe essere sul fondo del mare, nel giardino dei polpi, nascosti nelle loro grotte nessuno ci troverà mai.

e poi ci sarebbe anche un’altra leggenda che invece riguarda tellaro, un borgo vicino la spezia, nel 1600 roccaforte ambita dai pirati. si dice che una notte del 1660 gli abitanti dormissero tranquillamente mentre venivano attaccati dai pirati saraceni, quando un un polpo gigante emerse dal mare e si attaccò con i tentacoli alla fune della campana della chiesa. il suono delle campane svegliò gli abitanti che scacciarono i pirati. per questo motivo il polpo è diventato il simbolo di tellaro e un’iscrizione sulla chiesa recita “Saraceni mare nostrum infestantes sunt noctu profligati quod polipus aer cirris suis sacrum pulsabat”.

nella prossima puntata: leggende marine sarde che non esistono,  la colonna sonora degli abissi e la ricetta perfetta per il polpo con le patate.

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N’importe Qui

nuovi video di rémi gaillard che non avevo ancora visto. rèmi mario kart. rèmi astronauta. rèmi canguro. che altro dire a quest’uomo a parte continua così, fratello?

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It’s not unusual to see me cryyy! Oh I wanna’ dieee

una che era all’asilo con me ha il cancro da 4 anni. mio padre me l’ha detto con lo stesso tono che usa quando mi dice di qualche mio coetaneo che si è sposato  o è stato assunto alla regione. insomma, e tu disgraziato alla tua età ancora niente? un diabete, una leucemia fulminante? rompi le palle con la bronchite, quando c’è gente che ha già un cancro! io triste e mesto ammetto la mia inferiorità, ma solo in pubblico. poi, appena resto solo, quando tutti escono, la porta si chiude, mi guardo intorno, chiudo le finestre e so cosa fare.

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La solitudine è alta e il disgusto è forte, con le cuffie in testa attendo la morte

è una bella giornata, non piove e il sito è tornato on line. ma è presto per esultare. una bella giornata non deve indurre all’entusiasmo ma deve anzi far sospettare. anche a hiroshima la mattina della bomba era una bella giornata. anzi, hiroshima è stata bombardata proprio perchè era una bella giornata. il cielo era limpido e la visuale era ottima. se quel giorno a hiroshima il cielo fosse stato grigio forse avrebbero bombardato un’altra città. mi sembra di essere stato piuttosto chiaro.

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Chi può capire, capisca (Matteo 19:12)

mi rendo conto ora che il post qua sotto è un po’ criptico e sconclusionato. ma poco fa questo ragionamento, mentre guidavo verso casa, mi sembrava perfetto e lucido ai livelli di kant. ma è sempre così. le idee che vengono in macchina mentre si guida sono come le idee che vengono la notte mentre si dorme e che poi al risveglio si rivelano cagate. è che non bisognerebbe svegliarsi proprio, restare a letto, o in macchina, con le proprie idee geniali come animali da compagnia da accudire e coccolare, per sempre.