,-------------------.
,' ;
,' .'|
,' .'# |
,' .'# # |
:-------------------.'# # # |
| # # # # # # # # # | # # # |
| # # # # # # # # # | # # # |
| # # # # # # # # # | # # # |
| # # # # # # # # # | # # # |
| # # # # # # # # # | # # # |
| # # # # # # # # # | # # # |
| #,-". # # # # # # | # # # |
|_/' / # # # # # # | # # # |
_.--"" /_ # # # # # # | # # #
'__.--, `-.# # # # # | # #
/ /'"`--.__; # # # # | #
_,|\ ,' # # # # # # # # # |
`--|._`.
!!!!!:::::::::::::::: ::::::::;::::::::::: ::::::::;;;;;;::::::;::::::: :::::::::::ccc::ccc’..’…………..’…:OKo;:::::::::::::::: ;:;;::::;;;;::::::::::::::::;: :;;:::::::::::::;;;;:;;;;;;;;,’………. ………D………………………’…….’…….. :;;;:::::::::cc::;::::::::::: ::cc::::cc:ccc:::::::::: ::::::::::::::;:::::::I:;: :::::::;:;;::::;;; ;;;;:::::::::::::::::::cc:::cccc:c::c:, ,,……………..’l0Xx:;;;;:::::;;;:::;:: ;;;;;;;;;;:::O:::::::::::::: ::;;;::::;;:::::;;;;;;;;;;;,’….. ………………………………….’……………….. ;;;;;;::;:::cc:: :::c:::::::::cc::::::cc:::c:c::::::: ::::::::::::::::: ::::;;:;::: ;::;;;;;;:::;;:;;;;;;: :::::::::::::: :::cccccccc c::::clllc:clc:;”……….l0KOl;;;;;;; ;;;;;:;;;;;;;;;;; ;;;;;;;::::::::;::::;::::;;;;;;;:;; ::;;;::;;;,’………………………….. ……C……….’….’…………… ;;;;;::::::;:::::::cc::::::: ::c::::::cc:::ccc ::::;;:ccc::c: ::::::::::: :A::::::::::::: ;::;;;;;;;;;;;; ;;;;::::; ::::;:::::::::cccc:::: ::::cccclodolc;’ ……..’cdOOd:,;;,;;; ;;;;;;;;;N;;;;;; ;;,; ;;;:::::::::;; :;::::::::;;;; ::;;;;;;;;;;;’…………… ……………. ……………….’…..’…..E……… :;;;;;:::::;:::::::cc::::::: ::::::cc:::::ccc::::;;::cc:::::;::::::: ;::;;:::::::::::;;:: ::;::;;;;;;;;;;;; ;::;::::;;;;::::::::::::: :::::ccc:cclool:,………,cdOkl;;;;;;;;;;;;;; ;;;;;;;;;;;;;; ;;:;;::::::::;::;;:;;::;;;;;;;;;;;;;,……….. …………………………. ………………………….. :;;;;;;;;;;::c:::::c::;;:::::: :::::::::::::::::::::: :::::::::::::::;;:;;;;;::: ;;;:::;;:;;::;;;;; ;;;;;;;:;:::;:;;;;;:;;:::::: ;::::::::::::::::lollc;……..’,cdOkc;;;,;;,,;;;;;;;;;;;;;; ;;;;;;;;;;:::::::;;;;; ;:::::::;;;;;;;,;;’……………………. …………………… ………. ……………. ;;;;;:;;;;;::::::::cc :::::::::::::::::::: ::::::::::::;;;:: ::::;:::::; ;;;;;;;::;;;;: :;;;;;;;;;;;;;;;;;::::: :::::;;;;;::::::::;:: :::::::::::::;:llcc;………’:oO0d:;;;;;;;;;; ;;;;;;;;;;; ;;;;;;;;::;:::::;;;;;;;;; ::::;;;;,,;;;,………..”…..”…………………”………………………. …… ;;;;;;;;;::::::: :::::::::::::::::::::: :::::::::::::::::;;;;;;;;;: ::::;;;;;;;::;;;;::; ;;;;;;;;;;::;;; :::::::::::::::;;;:::::;;:::::::::: :::;;::cc:c,……….,cd00l;;,,,;;;;;;;;;,,,;;;;;;;;;;;:; ;::::::;;;;;;;::::;;;;;;;,;;,……….”’……,;…………….. …..,,…….. ……………………. ;,,;;;,;;;;:::::::::::;:: ::::;;::;;:::::::::::::: :;;::;;;;;;;;:: ;;;;;;::;;;;;;;;;;: ;;;;;,,””’,;;:::::;:::::: ::;::;;;:::::;;::::::: ::::::;::::;,;’……….’;:dKOc;,’,;;;;;;;;;;,,;;;;;; ;;;;:::;:;;;;: :;;;:;;:cc::;:;;;;;;’…….;:,……….’;;..’……………….’,………………………….. ,,,;;;,;;;;::::::::::::; :::;::;;::;;:::;;::::::::::;: ;;;;;;;;;;::;;;;;;;;; ;;;;;;;,,’………..,ll::::::::;;;;::::; ;;::::::;;:::::;;: ::::::;;;;,….. ……… ‘;cx0x:,,,;;;;;;;;,,,;;;;;;;;;;;::;;;;;;:;;:;;;::::::::;; ;;;;,…….,,………….,:’……….. ………..,,……………’…………… ,;;,;;;;;;;;;;::::::::;;::;;::;;::::::::::::::::;::;;;; ;;;;;;;;;;:;;;;;;;;;,,’……………..,xOol:::::::::;::::::;::;;;;;;::::::; ;;:::::;;::,……………;::xOo;,;;;;;;;;,;,,;;;;;;;;;;;:; ;;;;;;;;;;::;;:::;::;;;;;;;’;c…;;….. ………..;,..”……………….,,……….’………………. ;;;;;;;;;;;;;;;;;:::;;;;;;;;;;;;;::;;:::: :::;;:::::;;;;;;;;;;;;;;;::;;;;;,’…………………d0doc;:::::::;;:::::::::;;;;;;:::::;;;;::;;;;::;……………’:;ldxo;;;;:;;;;;;;;,,;;;;;;;;;;;;;;::;;;;;;:;::;;,,;;;;,;;,’c;..:;……………. .,c;..,,’………………;,………,’……………… ;;,;;;;;;;;::::;;:::::: ::::;;;;;;;:: :;;;:::;;;:;::::: ;;;;;;;:;;;:;;::;,’……….. ………….lOdloc;:::::::::: :::::::;:::;;: :::;;;;;;:;::;;:;…………….’,:lxkc;;;;;;;;;; ;;;;;;;;;;;;;;;;;:::;;;;;;;;;::;;;;;;;;;;’.:’.:o, …………….,ld;..,,…… …………’;’……..’………………. ;;;;;;;;:::::::; ;;;:::;;;;:: ;;;;::::;;;;;;;;;;: :::;;:;;::;;;;;;;;;;,’………………………;ooldo:;::::::::::::::: :::::::;::: :;:;;::::::;;;……………..’;lxOd:;;;;;;;;;;; ;;;;;;;;;;; ;;;:;:::;::;;;::;::;;;;;;;;;’.’..cd;……………..’cxo…’……….. ……..,;’………’…………….. ;;;;;;;;:::;;:;;;;;;;:;;;;::;;;;;::;: ::;;;;;;::::;;;;;;;: :;,;;;;,’……. …………………..,colooc:::::::::::: ::::::::;;;::::;;;;:::;;;;;;’……………..;ldOkc,;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;::::::;;::;;;::;;;.quasi vent’anni dopo gli attentati terroristici a New York chiedere “ti ricordi dov’eri l’11 settembre 2001?” è diventato ridicolo, eppure lo facciamo ancora, magari stancamente ma ogni tanto lo facciamo, come una specie di esercizio mnemonico e di allineamento collettivo su un’immaginario condiviso che di fatto prende la forma di nostalgia e pacche sulle spalle, strizzatine d’occhio spazio-temporali, gomitini, e anche una continua confortante conferma che ci troviamo tutti nella stessa linea temporale, finché a un certo punto ci verrà la demenza e qualcuno inizierà a rispondere “torri? quali torri?” e “ma certo che me lo ricordo, io ero sull’aereo! ero il pilota!” e qualcun’altro “se mi ricordo dov’ero quando è crollato il colosseo? eccome se me lo ricordo, mio figlio era lì, era l’imperatore!” oppure “il giorno che le torri vennero su dalle macerie senza una spiegazione? me lo ricordo, lo vidi in tv! che mistero!” e anche “come no! io ero su una delle torri, sono morto! me lo ricordo bene quando sono morto, che giornata incredibile, prima ero vivo! dopo invece ero morto! mi ero visto giusto quella mattina, non sembravo stare male, parlavo poco ma salutavo sempre, e poi sono morto! com’è questa storia che sono morto?” mentre ci pisceremo e cagheremo addosso senza accorgercene in qualche struttura fatiscente, maltrattati dal personale crudele perché non avremo versato abbastanza contributi inps da poterci permettere il badante robot né un nuovo corpo fornito dal servizio sanitario transumanista, condannati alla confusione mentale perenne e a un eterno accanimento terapeutico statale, tra scarafaggi, nutrie, ratti grandi come orsi e orsi grandi quanto elefanti, che sono più grandi degli orsi, e ci saranno inoltre elefanti cavalcati da ratti diventati intelligentissimi che lotteranno con orsi mediamente intelligenti ma molto ben dotati, tutti segretamente dominati dalle nutrie e dai koala che dormono tutto il giorno, e intorno a noi sconosciuti novantacinquenni rugosi e piagati, persi nei labirinti dell’infermità mentale e nelle allucinazioni, poveretti, pensano di essere in attesa di nascere e dicono con la vocetta “chissà come sarà mia mamma! chissà che aspetto avrò! non vedo l’ora di conoscere i miei amichetti e andare a scuola!” avendo ormai del tutto incasinato i piani temporali, convinti di non essere ancora nati, alcuni con la testa verso il muro come in castigo, altri a fissare sul soffitto macchie di muffa che iniziano a prendere vita, altri a guardare le pareti bianche macchiate di schizzi di feci e sangue, lasciate così dai volontari della struttura perché almeno arredano e rendono meno asettico e impersonale l’ambiente, e dopo un po’ la merda diventa giallina, il sangue arancione, sembrano affreschi antichi e hanno un loro fascino, e altri di noi, quelli messi peggio, sono in un angolo ridotti a fare la collezione di meme anni ’10 del 2000 come un tempo si faceva quella di francobolli e tessere telefoniche, ordinandoli e riordinandoli tutto il giorno senza motivo, prima per ordine cronologico, poi per formato, per dimensione, per categoria di meme, per intensità di layers, tra risatine isteriche e indistinguibili ictus post-ironici, intrappolati in un ghigno sardonico pre-morte ma senza mai morire davvero e i volontari inizieranno a darci supposte di cibo infilate nel culo che poi vomiteremo dalla bocca e ce le rimetteranno in culo e le rivomiteremo dalla bocca, in una continua agonia peristaltica, e ogni tanto qualcuno dirà “e voi dov’eravate quando l’aereo colpì la seconda torre? ve lo ricordate?” e qualcun’altro, poco prima di vomitare, “io stavo guardando la televisione! sembrava un
film!” tra gorgoglii e colate di vomito, e anche, solennemente, “da quel giorno è cambiato tutto, tutte le nostre vite sono cambiate” poco prima del prolasso rettale definitivo, e altri canteranno le sigle dei cartoni animati, tra un attacco diarroico e l’altro diranno “te lo ricordi Holly e Benji, quello con Bud Spencer e Beverly Hills?” con fluidi gelatinosi che escono dal naso, dalla bocca, perfino dalle orecchie trascinandosi pus e scaglie di pelle morta come un fiume che tracima portando flutti di merda e detriti sul pavimento accumulandosi tra i mobili formando piccole isole di residui organici come quelle mega isole di plastica dove si dice che vivano tutti i personaggi famosi che in realtà non sono morti, come Benito Morandi, “e ti ricordi Cristina D’Avena? e facebook? e i bias, vi ricordate i bias che buoni che erano? ci facevamo delle scorpacciate! quando andavamo tutti insieme all’Isis a guardare le vetrine? e vi ricordavate quando andavamo a cliccare il telefono? e tutte le password di una volta, quelle con i caratteri speciali e i numeri, tipo !=H2Jpt`*”rZbFk+ e v*y(38′>??Lukh{U? e quando guardavamo in una giornata tutte le puntate di SCFFFFFFSHSKK con il commissario Frederique Montalbano appena caricate sul televideo mangiando i pop-corn di soia allo zenzero dentro la cloud society di nostra nonna, ma quella di una volta, quella bella, quando era tutto una blockchain con il motorino truccato e ci si divertiva con poco, come nelle canzoni dei Commodore 883, sei un mito, madamina il catalogo è swag, rotta per casa di Frizzi, il bitcoin magico di pamino e pamela anderson, la famosa diva dell’opera che lottava per i diritti delle nutrie, e vi ricordate che buoni i panini con la carne scomposta e tritata e poi ricomposta in una forma rotonda e inserita all’interno del pane di grano saraceno con il cetriolino che però lo toglievamo e quello ritornava, lo toglievamo e ritornava, ritornava sempre il cetriolino, ci appariva anche in sogno e lo vedevamo quando eravamo fatti di mdma con Walter Veltroni, Alessandro Baricco, Tito Schipa e poi Guè Pequeno con le sue divertenti e istruttive lezioni di fisica e storia in tv, Michele Santoro, Michele Mirabella, Michele Serra, Michele Placido, Michele Misseri, ci fu quel periodo che si chiamavano tutti Michele, ora non si usa più, e allora però ci piaceva Michele e ci piaceva il cetriolino, così come ci piacevano le lezioni di fisica di Guè Pequeno, la sua incredibile cultura e la sua sottile ironia, con quei capelli strani, simpatico e brillante anche quando parlava dell’antica Roma, dell’antica Bari, dell’antica Salsomaggiore, dell’antica Rho, dell’antica Dubai, e di quando a New York c’erano le piramidi al posto delle torri gemelle, faceva ridere ma anche riflettere, era anche più bravo di suo padre Piero Angela Pequeno, uno dei pionieri del sintetizzatore anale, suo nonno era cardinale e per questo aveva fatto carriera, o almeno così si diceva, e allora il cetriolino ci sembrava buonissimo anche quando lo vomitavamo e lo trovavamo intero e lo mangiavamo di nuovo, all’epoca ci piaceva proprio, tanto che ci fu un periodo in cui toglievamo la carne e mangiavano solo il cetriolino! vi ricordate?” e qualcuno indicherà la finestra urlando “attenti! guardate fuori! sta arrivando un aereo! si ripete, si ripete ancora!” come i soldati reduci del vietnam nei film di max pezzali, quelli affetti da disturbo post-traumatico da stress che all’epoca non si chiamava ancora così ma semplicemente “pranzo in famiglia” o “cheratocono” o “telegiornale” o “fare la spesa” o “monetine” o “dichiarazione dei redditi” o “fattura elettronica” o “matrimonio degli amici” o “reimposta password” o “una birra con gli amici al pub”, perché saremo tutti definitivamente rincoglioniti e inizieremo a perderci nel tempo confermando le teorie della fisica contemporanea, con tutti i puntini sovrapposti in un unico indistinguibile punto del tempo convinti di vivere un evento che in realtà non è ancora avvenuto ma che già stiamo ricordando tra una vomitata e l’altra per sfuggire allo straziante dolore inflitto dalla natura e da questi giovani infermieri assunti come volontari, dato che questo lavoro nessuno lo voleva fare, quindi al bando regionale hanno risposto solo i disoccupati più crudeli con tendenze omicide, identici ai cenobiti di Hellraiser, entusiasti di poter seviziare noi sopravvissuti, ma va bene così, anzi per la collettività è meglio perché questi volontari sono individui potenzialmente pericolosi che andrebbero in giro a fare del male agli elementi sani e produttivi della società oppure a suonare la musica barocca, o la trap, o a fare gli hashtag, oppure a uccidere, stuprare e torturare, non si può sapere, uno di questi potrebbe anche avere del talento come musicista, come influencer o come stupratore e torturatore, o tutte queste cose insieme, dunque meglio non rischiare e canalizzare il loro talento in questi istituti per anziani dove invece trovano uno sfogo alle loro pulsioni su noi vecchi indifesi, cosa ci vuoi fare, va così, non è più come un tempo quando era tutto un Don Matteo da tutte le parti, che poi i volontari sono degli aguzzini senza cuore, è vero, ma alla fine, quando li conosci meglio, bisogna dire che questi ragazzi non sono poi così cattivi , davvero, ad esempio il puntaspilli fa tanto paura ma in realtà è il suppliziante più gentile di tutto l’undicesimo piano, con la supposta ci dà uno zuccherino e noi lo ringraziamo cantando le sigle dei cartoni animati e lui ci infila aghi sotto le palpebre, ma per scherzo, perché è un burlone e a volte dentro lo zuccherino ci mette un amo da pesca arrugginito e allora c’è la sorpresina, “come l’ovetto Hitler-Jugend, te lo ricordi l’ovetto Hitler-Jugend? dentro c’era la sorpresina, in motorino sempre in due! rotta per casa di Auschwitz, che non ci ricordavamo mai come ci scriveva e lo cercavamo su bing.com, quante belle canzoni che c’erano madonna, che tempi!”, invece il suppliziante obeso è un povero stupido, è cattivissimo, ma proprio pazzo, si passa in continuazione la lingua sui denti e fa dei versi animaleschi, è veramente il più malefico di tutti, a volte ci legge i titoli degli articoli di Vice e IlPost.it e noi ci mettiamo a urlare e più urliamo e più lui sbava e ci legge altri titoli, e la stanza si riempie di fluidi corporei nei quali ogni tanto uno di noi che tenta di alzarsi ci scivola sopra, cade e resta a terra in agonia anche per diversi giorni tra sangue, bava, gelatina, diarrea, catarro, altre sostanze che non si sa da dove vengono, finché puntaspilli lo solleva e lo rimette sulla poltrona o sulla barella, o lo appende al muro come un capotto, gli fa un’iniezione transvitreale e poi passa tutto, e allora quello inizia a cantare la sigla di Art Attack, poi urla “non sono più una crisalide sospesa a un filo sericeo!”, si convince di essere una farfalla e si mette a battere le ali alzando le braccia su e giù, cosa che gli provoca subito un rigurgito gastrico, altri fluidi sul pavimento, vomitate effetto domino, “e vi ricordate enrico mandela mentana, quando venne imprigionato sull’isola dei famosi? poi diventò presidente!” spesso l’appendiabiti cede, si stacca dal muro e il vecchio pazzo cade a terra, continuando ad alzare le braccia su e giù, allora si convince di essere una creatura marina e nuota nei fluidi del pavimento, anzi più che altro sembra un anfibio, dato che il livello dei fluidi raramente supera la caviglia, dunque striscia nella fanghiglia di scarti umani finché non lo trova il suppliziante obeso che lo rimette a posto dopo averlo torturato un po’ leggendo vecchi titoli di thevision.com, come vi credevate intelligenti e invece facevate schifo, vorrebbe dire l’obeso, ma non può parlare, può solo esprimersi in versi bestiali che noi traduciamo, ciascuno in modo diverso, “e l’astronave gesùcristoforetti affondata al largo dell’isola del giglio, ve la ricordate? e ken shiro foretti, il nokia 3310 foretti, roberto baggio foretti, lady oscar foretti e soprattutto Jeff Bezos Foretti, l’idolo delle ragazzine che faceva i concerti dentro l’acceleratore di particelle e poi un gi
orno è misteriosamente scomparso, com’era andata a finire quella storia?”, e tutto questo sarà solo una parte del dolore futuro, perché poi ci ritroveremo soli, in una stanza dalle pareti bianche silenziosa, senza nemmeno il diversivo dei supplizianti che alla fine facevano compagnia, anche quando ci spalmavano sulla faccia le nostre feci, o quelle di qualcun’altro, lo facevano per punirci ma in realtà ci faceva piacere, era comunque un contatto umano, soprattutto quando le feci erano appena uscite dal corpo erano calde e quel calore era un dolce abbraccio, come quando eravamo giovani e cliccavamo tutti insieme, invece niente, non ci sarà proprio nessuno, solo un orrendo silenzio e un dolore infinito, lacerante, insopportabile::::::::::::::::: ::::::::;::::::::::: ::::::::;;;;;;::::::;::::::: :::::::::::ccc::ccc’..’…………..’…:OKo;:::::::::::::::: ;:;;::::;;;;::::::::::::::::;: :;;:::::::::::::;;;;:;;;;;;;;,’………. ………………………………’…….’…….. :;;;:::::::::cc::;::::::::::: ::cc::::cc:ccc:::::::::: ::::::::::::::;::::::::;: :::::::;:;;::::;;; ;;;;:::::::::::::::::::cc:::cccc:c::c:, ,,……………..
_,.--.
--..,_ .'`__ o `;__,
`'.'. .'.'` '---'` '
'.`-...-'.'
`-...-'
‘l0Xx:;;;;:::::;;;:::;:: ;;;;;;;;;;::::::::::::::::: ::;;;::::;;:::::;;;;::::::::: ::::::::;;;;;;::::::;::::::: :::::::::::ccc::ccc’..’…………..’…:OKo;:::::::::::::::: ;:;;::::;;;;::::::::::::::::;:xxx0 ;;;;;;;;;;::::::::::::::::: ::;;; :;;:::::::::::::;;;;:;;;;;;;;,’………. …………… …………………’…….’…….. :;;;::;;;;;;;;,’….. ma volevo dire: fino all’altro giorno non avevo considerato che quel grande momento televisivo mondiale, cioè l’11 settembre 2001, è un ricordo collettivo anche di generazioni di molto successive alla mia, cioè di persone che all’epoca andavano in prima elementare e guardavano la Melevisione e che oggi lo ricordano come una specie di perdita dell’innocenza, dato che quel giorno nel pomeriggio di Rai 3 andava in onda la puntata della Melevisione intitolata “Tanti auguri a te” la cui trama viene riassunta così: Tonio, con l’aiuto di Orco e Gnomo Eco, decide di preparare una festa a sorpresa per il compleanno di Odessa, ma prima che i preparativi siano finiti la puntata venne interrotta da un’annunciatrice Rai che disse “interrompiano il programma la melevisione per una breve edizione straordinaria del tg3” e poco dopo apparve la prima torre già colpita. su youtube si trova il video di questa interruzione e nei commenti, oltre a molta ironia (“mai che facciano un’edizione straordinaria delle melevisione per interrompere una catastrofe”, alludendo al fatto che oggi abbiamo la percezione che gli attentati siano all’ordine del giorno e che il diversivo inatteso sarebbe la melevisione), si trovano diverse testimonianze di ex bambini che all’epoca erano stati parcheggiati dai genitori davanti alla tv e vissero da soli quel brusco passaggio da tonio cartonio a osama bin laden e le torri in fiamme e che oggi lo ricordano addirittura come un trauma. di sicuro esagerano, alcuni sono casi di falsa memoria retrospettiva, altri però sembrano sinceri, perché riportano reazioni che mi sembrano tutto sommato realistiche (“mi ricordo che all’epoca avevo 7 anni e stavo appunto guardando la melevisione e mi incazzai con mia nonna perché pensavo che avesse cambiato canale” e “come dimenticare quel pomeriggio… stavo aspettando di andare al compleanno di un amico… poveraccio pure lui”), ma è bello, se non si ha niente da fare, anche immaginare che qualcuno non abbia percepito l’interruzione tra un evento e l’altro e abbia vissuto il tutto con continuità, come se il crollo delle torri gemelle facesse parte della trama della melevisione, dopotutto tonio cartonio voleva preparare una “festa a sorpresa”, quindi la cosa è più che plausibile: forse le cose gli sono sfuggite di mano e la sorpresa è degenerata, al Qaeda nel fantabosco, peraltro la melevisione seguiva un suo calendario a parte e un sistema numerico pignico su base decimale dunque l’11 settembre 2001 nel fantabosco era un Moredì, 11 giudici, del mese di Passero, stagione di Boscorosso, e avevano anche una loro valuta, il Lillero, diventato Eurolillero proprio nel 2001, per poi diventare Cartalillere che valgono 10 lilleri, Cartonio inoltre aveva perso la sua casa in un incendio, aveva un passato drammatico di cui ora si può fare facile ironia, e infatti basta, finiamola qua, ma era per dire tutto questo poteva essere e può essere ancora, o forse potrà esserlo in futuro :;;;:::::::::cc::;::::::::::: ::cc::::cc:ccc:::::::::: ::::::::::::::;::::::::;: :::::::;:;;::::;;; ;;;;:::::::::::::::::::cc:::cccc:c::c:, ,,……………..’l0Xx:;;;;:::::;;;:::;:: ;;;;;;;;;;::::::::::::::::: ::;;;::::;;:::::;;;;;;;;;;;,’….. :;;;:::::::::cc::;::::::::::: ::cc::::cc:ccc:::::::::: ::::::::::::::;::::::::;: :::::::;:;;::::;;; ;;;;:::::::::::::::::::cc:::cccc:c::c:, ,,……………..’l0Xx:;;;;:::::;;;:::;:: ;;;;;;;;;;::::::::::::::::: ::;;;::::;;:::::;;;;;;;;;;;,’…..::::ccc::ccc’..’…………..’…:OKo;:::::::::::::::: ;:;;::::;;;;::::::::::::::::;: :;;:::::::::::::;;;;:;;;;;;;;,’………. ………D………………………’…….’…….. :;;;:::::::::cc::;::::::::::: ::cc::::cc:ccc:::::::::: ::::::::::::::;:::::::I:;: :::::::;:;;::::;;; ;;;;:::::::::::::::::::cc:::cccc:c::c:, ,,……………..’l0Xx:;;;;:::::;;;:::;:: ;;;;;;;;;;:::O:::::::::::::: ::;;;::::;;:::::;;;;;;;;;;;,’….. ………………………………….’……………….. ;;;;;;::;:::cc:: :::c:::::::::cc::::::cc:::c:c::::::: ::::::::::::::::: ::::;;:;::: ;::;;;;;;:::;;:;;;;;;: :::::::::::::: :::cccccccc c::::clllc:clc:;”……….l0KOl;;;;;;; ;;;;;:;;;;;;;;;;; ;;;;;;;::::::::;::::;::::;;;;;;;:;; ::;;;::;;;,’………………………….. ……C……….’….’…………… ;;;;;::::::;:::::::cc::::::: ::c::::::cc:::ccc ::::;;:ccc::c ;;;;;;;;:::::::::::::::::::: *il titolo, “Ma dov’ero io, quando eravate tutti in Grecia?” è una domanda tuttora valida: non sono mai stato in Grecia ma a un certo punto sembrava che ci andassero tutti. anzi, ho il ricordo che a un certo punto *tutti* fossero lì contemporaneamente, e con tutti intendo due o tre persone che conoscevo e alcuni loro conoscenti e amici. ricordo che erano tutti lì, però non ricordo dov’ero io! so solo che non ero in Grecia. so dov’erano loro, ma non so dov’ero io.