Tempo di potature. Nei campi il ronzio delle api si confonde con quello delle motoseghe. Ovunque è un fiorire di colpi di tosse e camicie a quadri. So che è mezzogiorno perché suonano le campane di ben due chiese, anche se a distanza di circa trenta secondi l’una dall’altra. Fa caldo. In un uliveto c’è un piccolo gregge di pecore; poco lontano, sdraiato sotto un albero, noto quello che immagino sia il pastore. E’ un vecchio consumato, camicia a quadri, faccia rossa. Per un attimo penso sia morto: il corpo è completamente rilassato e la testa poggia in uno strano modo contro la corteccia dell’albero. Al suo fianco, tra le margheritine bianche, c’è un’ichnusa quasi vuota, con quel tipico colore arancione-marrone che ha l’ichnusa sotto il sole. Poi il vecchio si muove: da un marsupio scolorito tira fuori un pacchetto di MS e se ne mette una sulle labbra. Ha gli occhi semichiusi e ogni gesto è lento e stanco, com’è giusto che sia. Lascia cadere il pacchetto sul prato e prende in mano l’accendino, ma non accende subito la sigaretta. Prima fa un movimento inaspettato, soprattutto perché denota una certa vitalità e una sorprendente agilità. Solleva leggermente il bacino, lasciando il resto del corpo del tutto rilassato, e lascia andare un breve ma deciso peto. Poi riabbassa il bacino e ritorna completamente disteso e più rilassato di prima. Fatto questo, si accende la sigaretta. Non mi ha visto, ma capisco di essere nella sua zona ormai da troppo tempo, quindi mi allontano velocemente. Quasi subito, solo pochi passi dopo, arriva una forte e vergognosa sensazione di invidia. Nonostante la faccia rossa, il marsupio scolorito e almeno un paio di problemi clinici ignorati, il vecchio appare ai miei occhi come una macchina perfettamente funzionante. Non c’è niente che non vada in lui. E’ proprio quel mix di stanchezza e vitalità che mi colpisce. Un corpo immobile, all’aria aperta, stordito e attaccato da alcol e fumo, che improvvisamente con leggerezza ed eleganza si solleva per scorreggiare allo scoccare del mezzogiorno. Anche se morisse domani, quale dottore potrebbe giurare che quel paziente andava curato?
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2 risposte su “Bucolikoswki”
e vedrai quando esce questa… http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-6aa2e0d2-26bc-49de-bb8b-fcf95a5c3983.html L’invidia sgorga già dal titolo, non vedo l’ora arrivi domenica.
“Studiano le carte e indossano i panni dei detective”
SVENGO.
non vedo l’ora.