Ci ho pensato bene, e se dovessi individuare il punto di non ritorno direi che è stato quando ho iniziato a parlare con il gatto e a fare la vocina che risponde alle mie domande.
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Ci ho pensato bene, e se dovessi individuare il punto di non ritorno direi che è stato quando ho iniziato a parlare con il gatto e a fare la vocina che risponde alle mie domande.
6 risposte su “Il punto di non ritorno”
questo prima o dopo aver aperto il blog?
è una cosa recente… ho iniziato un paio di mesi fa.
qualcuno doveva farmelo notare, doveva fermarmi. ormai è tardi. lo faccio come se fosse normale.
“chi è che ha fame? chi è che ha fame?”
(con la vocina) “io io io”
a volte ci sono anche conversazioni più complesse eh
Il vero punto di non ritorno è quando la voce del gatto che “ti risponde” è una pessima imitazione di Fantozzi.
questo però dipende dal gatto
gay