Ma questi film italiani contemporanei*, anche quando hanno storie tutto sommato discrete e una recitazione sopportabile, si chiudono sempre, immancabilmente, con un preciso messaggio agli spettatori: state tranquilli, la vita è piena di sorprese, vedete che il protagonista comunque alla fine tromba e ama e sicuramente farà figli, paga le tasse, non rovescia il governo, non passa con il rosso, va tutto bene, dormite sereni e quando tornate a casa date una carezza ai vostri bambini e dite loro: “questa è la carezza del cinema italiano”.
Detto ciò, ho scoperto che è incredibilmente complicato trasportare una capra.
*a dire la verità non conosco il cinema italiano contemporaneo, diciamo che la mia teoria è basata su un campione piuttosto limitato: mi baso su UN solo film che ho visto l’altra sera e che non era nemmeno male, però anche questo aveva il difetto descritto sopra, per cui non c’è speranza, da nessuna parte.