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Sloo épchre ise aaporocin non lovu ierd hec ut abbai troot

La compromissione delle prestazioni, la consapevolezza della propria anafettività conducono la persona […] all’autosvalutazione, al disprezzo di sé, alla convinzione della propria indegnità e ai sensi di colpa. Il futuro appare privo di speranza ed il passato vuoto ed insignificante. In alcuni casi il contenuto del pensiero può assumere toni deliranti con tematiche di colpa e di rovina; altre volte possono essere presenti fenomeni dispercettivi, principalmente allucinazioni uditive a sfondo autodenigratorio (RICCHIOOOONEEEEE)

I disturbi del sonno sono molto frequenti: la persona si sveglia più volte durante la notte, in particolare nelle prime ore del mattino. Il tentativo di superare il problema assumendo alcool o psicofarmaci ipnoinduttori, può inizialmente avere successo ma alla fine porta ad un aggravamento dell’insonnia.

Quanto più il soggetto ritiene che le ragioni dell’insuccesso
siano interne, cioè personali, globali e stabili, tanto maggiore è la probabilità che egli si aspetti che le proprie azioni non siano in grado di controllare gli effetti successivi.

6 risposte su “Sloo épchre ise aaporocin non lovu ierd hec ut abbai troot”

Mi chiedo se l’atteggiamento di chi vede il futuro come privo di speranza e il passato come vuoto e insignificante sia patologico o se non sia patologico il contrario.

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