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Angurie accoltellate

che città invivibile. cioè: che invivibile, la città. sudo in posti mai immaginati. scrivo lettere che non spedisco a persone a due metri da me. e uno poi dovrebbe anche restare sobrio. per via della disidratazione e tutto quanto. e poi la solitudine. che non è quella dello stagno, dove sto solo e non me ne accorgo. qui non lo sono e mi pesa il doppio. e sudo. e dovrei anche restare sobrio. il montaggio è più faticoso delle riprese: non l’avrei mai detto. la creazione è più faticosa della distruzione, questo è evidente, anche se non sono  sicuro di cosa sia creazione e cosa distruzione. a proposito di ciò: nell’isola qualcuno ha fatto a pezzi con un coltello 8mila angurie. una vendetta, un gesto artistico, o un messaggio che forse solo un giorno capiremo? io forse ho iniziato a capirlo. e sudo. e dovrei pure restare sobrio. e quanto mi rompo i coglioni.

2 risposte su “Angurie accoltellate”

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