l’arte è pura quando si capisce senza sforzo ma per spiegarla bisogna sforzarsi.
ecco un esempio (sì, sono ossessionato):
vi invito a cliccare sull’immagine per vederla a grandezza intera.
ora, è chiaro che si potrebbe parlare per ore di un’immagine così.
apparentemente rientra nelle correnti artistiche già descritte in due raccolte (testimonial, 2012 e generazione perduta, 2014) ma allo stesso tempo ne è eccezione, forse sintesi, superamento.
sono da anni convinto che l’arte vera e pura sia questa, quella involontaria, letteralmente senza volontà, quindi non per forza inconsapevole, ma che sia fatta con abbandono. e che non abbia autore. chi è l’autore di questa foto? un fotografo? un collega carabiniere? io che la riporto e che ne correggo leggermente i colori? nessuno.
osserviamola attentamente.
i due carabinieri inginocchiati, uno di fronte all’altro, che si fissano, e tra loro una piccola foresta di cannabis. sullo sfondo tre elementi asimbolici, presimbolici, supercazzolasimbolici. un quadro elettrico, due manifesti che celebrano l’Arma. i due sembrano rivivere una situazione infantile, si guardano sornioni, e siamo certi che non è l’imbarazzo della foto a dare questa impressione, ma qualcosa di molto più potente, oscuro e inspiegabile.
e poi il pavimento.
il pavimento è uno spazio vuoto, un mare metafisico sul quale galleggiano le due figure. un sostegno illusorio, temporaneo, come l’amore, l’amicizia, la famiglia, il denaro. tutto potrebbe smaterializzarsi.
è come se una frazione di secondo dopo il clic che ha immortalato la scena i due carabinieri fossero caduti, scomparsi. la loro struttura atomica ha smesso di esistere.
questo, oltre a confermare quanto già detto, conferma anche che i carabinieri sono i più grandi performer dell’arte contemporanea e nessuno se ne accorge, nemmeno loro, ed è in questo che sta la loro grandezza (per quanto anche poliziotti e finanzieri ci provino, ammettiamolo).
per elevare l’esperienza estatica di questa immagine vi consiglio di fissarla a schermo intero con in sottofondo questo mozart 19enne https://youtu.be/CC-0Fv04yWU che aveva preso da poco la patente ma era già destinato all’immortalità. la scena sembrerà animarsi, in un allegro vuoto che riempie lo spazio e il tempo.
Una risposta su “Inspiegàbile agg. [comp. di in-2 e spiegabile]”
non dimentichiamoci il gancio sulla sinistra, non a caso più a sinistra del quadro elettrico, dal quale scende un’ombra metafisica che indica lo spazio ed il tempo (ricorda sia una meridiana che un piccolo fallo eretto).