In quanto esperto di carabinierismo mi si chiede un parere sul nuovo calendario dei carabinieri 2016 a tema “i carabinieri e le arti”, dove in sostanza i carabinieri vengono inseriti in opere famose di Van Gogh, Monet, Modigliani, Toulouse Lautrec e altri.
Ricordiamo che quest’anno i carabinieri sono stati decorati della Medaglia d’Oro ai benemeriti della cultura e dell’arte, “per l’opera svolta a salvaguardia del patrimonio culturale italiano e internazionale”.
Cosa ne posso pensare?
In quanto appassionato di carabinierismo – nonché parte della direzione del MAI, Museo Arte Involontaria – sono del tutto contrario e disgustato.
Salvaguardia? Puah.
Meno salvaguardia, più avanguardia: questo è – ed è sempre stato – il motto del carabinierismo.
E’ arte mettere un carabiniere dentro il quadro di un altro? No: è svilire il suo essere non artista, ma opera d’arte. Che senso ha mettere un’opera d’arte dentro un’altra opera d’arte? E se anche avesse senso, non è proprio questo il problema? Non è l’assenza di volontà alla base del carabinierismo storico e contemporaneo?
Il carabinierismo è benaltro, non questa orrenda arte di Stato, istituzionale, forzata, che non fa altro che ingabbiare le infinite e imprevedibili possibilità del carabinierismo. Tanto che, come al solito, c’è più carabinierismo nella foto dei carabinieri con il calendario dei carabinieri in mano che nel calendario stesso.
Sono altre le opere dei carabinieri che fanno arte, che rompono, che disturbano, che stimolano, che provocano e che in alcuni casi perfino manganellano.
In quest blog, per conto del MAI, Museo Arte Involontaria, ne abbiamo parlato spesso (ma non abbastanza: è che poi è nata quella pagina Facebook simile e mi sono depresso, sigh) e probabilmente continueremo a farlo.
Ma rifiutiamo con forza e vigore la cosiddetta corrente del calendarismo, istituzionale, statale, del tutto contraria ai principi del MAI e del vero carabinierismo, che sgorga dalle fotocamere digitali chiaro e cristallino come acqua di fonte, nei secoli anonimo.
Ricordiamo alcune opere e correnti di cui abbiamo parlato in quanto curatori temporanei del MAI:
- Un martello nel cervello
- Un’opera provocatoria
- Biciclettismo
- Inspiegàbile agg. [comp. di in-2 e spiegabile] <–manifesto involontario del carabinierismo
- Testimonial 2012
- Generazione perduta 2014
- Siccome poi mi dite che non parlo mai della polizia
- in generale i post a tag “arte”
2 risposte su “La direzione del MAI si dichiara totalmente contraria al calendarismo”
Ma chi sei? Questo blog è fantastico. Voglio viverci dentro. Non smettere.
ok, però se vuoi viverci dentro devi pagare l’affitto, chiariamo subito. e la caparra prevede TRE mensilità.