In un momento di noia Elon Musk, con una spericolata manovra finanziaria, acquisisce l’Italia e la trasforma in Italy Boring Company. L’ormai obsoleto premier-intelligenza artificiale S.I.L.V.I.O., software di proprietà di Mediaset-Pornhub Spa, viene aggiornato alla versione 6.66. I lavori della TAV vengono accelerati trasformando la linea Torino-Lione nel primo HyperLoop europeo: i profughi, su pagamento di 1200 bitcoin a testa agli scafisti-hacker, possono fare dall’Italia alle altre nazioni in 35 secondi e l’intera Europa diventa una specie di flipper impazzito: tutte le città sono attraversate da tunnel dove famiglie di immigrati africani sfrecciano a 2000 km/h da una parte all’altra senza sosta.
Musk, che nel frattempo in un momento di noia ha cambiato sesso, ritaglia per sé il ruolo di sottosegretaria all’Agricoltura e Imperatrice Spaziale (con delega alle infrastrutture), e sposta Palazzo Chigi in una stazione orbitale che compie 15,7 orbite al giorno. Toglie l’obbligo vaccinale e introduce l’LSD obbligatorio dai 3 anni in su; poi elimina l’ora legale, l’ora solare, infine l’orario in generale e il concetto di Tempo. Non contento, elimina anche il concetto di “concetto” e le virgolette.
Nel frattempo, la setta Cinque Stelle, i cui adepti vivono in clandestinità nelle fogne di Roma, utilizzando una stampante 3D, un tablet Huawei, la batteria di una macchina e un preparato omeopatico tenta di riportare in vita Roberto Casaleggio trasformandolo in una intelligenza artificiale che li guidi verso una rivoluzione. Il marchingegno però non funziona alla perfezione e i messaggi del guru sono indecifrabili, anche se il sacerdote Sfera Ebbasta li trasforma in pezzi trap da utilizzare durante le cerimonie della setta.
La coppia monarchica Salvini-Ferragni vive in esilio al centosettantottesimo piano di una villetta a schiera di Dubai, ormai dimenticati da tutti, salvo da un gruppetto di monarchici irriducibili che, aggrappandosi a droni fatti in casa, tentano quotidianamente di raggiungere la coppia sopra le nuvole. Ne muoiono 12,3 al giorno, e ogni mattina vengono recuperati dagli operai comunali di Dubai. Mummificati e ricoperti d’oro vengono esposti al Museo Galattico della città, il cui direttore è Banksy, che sostiene di portare avanti l’annientamento del capitalismo dall’interno (stipendio mensile: 100 milioni di bitcoin netti, circa 2 miliardi delle vecchie lire).
In un momento di noia Elon Musk diventa la prima presidente della Repubblica donna, l’account Twitter del Quirinale diventa la sede ufficiale, mentre il palazzo viene trasformato in Incubatore di Imprese. Si tratta di un rito introdotto da Musk durante il quale aspiranti imprenditori, grazie alla realtà virtuale, possono lanciare startup e viverle esclusivamente nella loro testa, avere successo, fare la scalata, drogarsi e pubblicare storie su Instagram con donne e yacht, per poi fallire e morire nella povertà assoluta, vivendo un vero e proprio incubo economico-esistenziale, senza però prendersi i rischi reali fuori dall’incubatore.
Netflix produce il nuovo film di Paolo Sorrentino: “D’Io”, dove il protagonista è lo stesso Sorrentino interpretato da Toni Servillo. La trama è quella di un film post-apocalittico in cui muore solo Sorrentino e l’umanità sopravvive. Durante la visione si scopre che Toni Servillo in realtà è sempre stato Paolo Sorrentino, e viceversa. Alla fine del film appare un ippopotamo – interpretato da Toni Servillo e dunque da Paolo Sorrentino, e viceversa – che caga diamanti dentro al Colosseo, con la colonna sonora di Arvo “Skrillex” Part, pseudonimo di Peppe Servillo, che in realtà è sempre Toni Servillo, e viceversa.
Una sera, in un momento di noia, il neo-ministro (ha ricambiato sesso) all’Istruzione e il Divertimento Elon Musk sta nuotando nel suo deposito di bitcoin grazie a un casco per la realtà virtuale mentre mangia una pizza, quando sente suonare il campanello. In pantofole, indossando un’antica vestaglia monarchica risalente al primo regno Salvini-Ferragni, va ad aprire la porta. Di fronte a lui appare (non con il teletrasporto, si era nascosto nel pianerottolo per fare un’entrata teatrale) Jeff Bezos, CEO di Amazon-Vatican-Melegatti.
“Elona” dice Bezos. “No, ora mi chiamo di nuovo Elon” risponde subito Musk. “Ah ok”. Dopo una breve pausa utile alla battuta successiva, Bezos si avvicina a Musk (fuori si sente un tuono, inizia a piovere) e sussurra: “C’è una persona che vuole parlare con te. E’ importante”. Sul pianerottolo appare Clemente Mastella. Non ha più un corpo di carne, ma una riproduzione sintetica sostenuta da una struttura robotica in argento e carbonio, senza gambe, cingolato. “אני כאן” dice Mastella. E gli occhi del ministro Musk diventano lucidi (aveva fumato basilico OMG! e da troppe ore indossava il casco per la realtà virtuale). “Sua Santità, si accomodi. Vuole un caaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaffè?”. “לא” dice Clemente Mastella, cingolando all’interno della stanza, seguito da un Bezos cupo e visibilmente preoccupato. “Elon”, dice avvicinandosi all’orecchio di Musk, “il momento è arrivato”.
(fine della prima puntata)