ormai ho smesso di chiedermi chi è che compra i libri che ogni tanto appaiono nel bagno di casa mia – ho preferito convincermi che ci sia una specie di setta di nani che si introducono in casa di nascosto per lasciare libri che per qualche motivo misterioso vogliono che io legga, spesso con risultati imprevedibili (leggere un ricettario di torte al cioccolato mentre cago è una delle cose più strane che ho fatto in tutta la mia vita). comunque recentemente è apparso la vita bassa di alberto arbasino. su costui so poco, ma sicuramente ci saranno migliaia di blogger con centocinquantamila opinioni diverse su di lui, tutte sicuramente molto moderate, come è tipico dei blogger (opinione A: “è un genio, opinione B: “fa cagare”). a me il libro è piaciuto, intanto perché è evidente che arbasino lo fa per il LOL, poi perché cita gunter grass ma soprattutto perché è l’apoteosi di una delle mie grandi passioni, cioè gli elenchi: di cose, di parole, di nomi, di modi dire, elenchi di tutto. ne riporto uno dei tanti che mi sono piaciuti:
flotte e flottiglie di gondole e golette e bucintori e canoe e sandolini e pedalò con liste elettorali bloccate in concert: i Devoti per Gioco, i Trombati Riscaldati, i Precotti di Confine, i Cucina Etnica, i Senso Vietato, i Traffico Locale, i Nel Mirino, i Del Calibro, gli Abbifede, i Nun Ho Capito, gli Insieme Per La Rucola, i Bologna bio-bio, i Sole Mio con la partec. straord. cameo dei Sora Mia, i Postazione Nemica, i Dilettanti Zingari, i No Emergency, Los Renegados, Los Okkupantes, Las Transgresoras, Las Invasivas, The Deserters, The Revolters, The Offenders, The Insurgents, i Farà Discutere, i Las Repulsivas, The Sex Defectors, The Peace Agitators, The Cock Mutineers, The Sabotage Escamotage, i Combat Attack, The Naked & The Dead, Los Insecticidas, The Radical Orgasm, gli Ex-Avanguardia Obbligatoria, The Vacuum Killers, The Fucking Liquidators, Die Pissoir Pistolen, i dvd Taroccati in Jail per denunciare e sensibilizzare la deplorevole pratica global e glocal e anal delle impronte sfinteriche ahimè diffuse anche controvoglia per raccogliere fondi negli innumerevoli inumani campus sparpagliati in Topazia, Trapezia, Prepuzia, Orifizia, nelle due Marozie e nelle quattro Squinzie per corrotti finti benefici.
leggendolo ho pensato che una cosa che forse manca in questo pianeta è un elenco di elenchi, cioè una lista ordinata dei vari elenchi che esistono (elenco telefonico, elenco di nomi di battesimo, elenco dei pesci del mediterraneo, elenco di autovelox, elenco di cappelli, elenco di farmaci, elenco di scrittori suicidi, elenco attori del cinema muto e così via). poi potenzialmente si potrebbe fare un Elenco di elenchi di elenchi, e ce ne sarebbe solo uno: il mio. ma siccome di sicuro ci sarebbe qualche pazzo che avrebbe da ridire sul mio Elenco di elenchi, sarebbe necessario anche l’Elenco degli elenchi non compresi in un elenco. ah! a volte davvero mi sorprendo che nemmeno rispondano ai miei curriculum. inoltre, sempre il pazzo di cui sopra, avrebbe da ridire sulla differenza tra elenchi e liste, che credo consista semplicemente nell’ordine, presente nei primi e assente nelle seconde (e forse anche nella disposizione grafica: la lista di solito è in colonna), ma anche questo è da vedere. io di solito preferisco parlare di elenchi perché mi sembra difficile constatare con certezza l’assenza di un ordine, anche se in effetti non ho mai fatto l’elenco della spesa ma sempre e solo una banale lista. vabbè, vado a mangiare.
concludo riportando ancora una volta la mia solita Lista di argomenti di conversazione che ho perso almeno mille volte dato che ho cancellato più siti io che il governo cinese.
2 risposte su “Mike in Brazil, la telefonata di una telespettatrice disabile e l’elenco di elenchi di elenchi”
son belle cose; non cancellarle più.
cmq. laa censura nei film porno orientali ti deve stare particolarmente a cuore che lo ripeti.
fenomeno.
la lista di argomenti di conversazione me la sono salvata.