Riprendendo in mano questo blog ho dato un’occhiata alle numerosissime bozze, i post non pubblicati, i post cancellati per finta ecc. ecc.. C’è roba triste, roba imbarazzante, sostanzialmente tutte cose che avrei potuto scrivere ieri o che potrei scrivere domani. Ma soprattutto ce n’è uno che ha per titolo “Masturbarsi con il Parkinson”: nient’altro, solo il titolo, niente testo. Boh, non ricordo niente.
Ah poi c’è questa buffo comunicato:
non sono morto, è solo che non sono mai tanto lucido da scrivere parole sensate, né ho quel grado di follia necessaria a scrivere cose belle. in definitiva, non ho nulla da dire e nessuno a cui dirlo. in alcuni casi mi accorgo di risultare sgradevole alle persone che incontro, mentre normalmente sono solo indifferenti. a parte quello col mio gatto, non ho rapporti che funzionano. non faccio soldi, non c’è nulla che mi dia veramente piacere e sono vestito quasi sempre allo stesso modo. d’altra parte non ho voglia di imparare la vita normale, anche perché sudare per arrivare secondo mi sembra stupido. penso che l’unica cosa che mi resti da fare sia darmi alla vita criminale. così se la mia vita farà schifo e io sarò un escluso della società, almeno sarà perché io ho deciso così e non perché un’oscura maledizione mi ha precluso una vita pacifica e i miei momenti di gioia che non arrivano mai. i bei tempi stanno arrivando, certo che se la prendono comoda, diceva quello. ecco. io nell’attesa mi do al crimine.
(Alla fine non mi sono dato al crimine ma peggio: mi son messo a lavorare. E poi il gatto non c’è più. In pratica sto sudando per arrivare secondo, e non ho più nemmeno il gatto! IL GATTO!)
Una risposta su “Che poi”
Stupendo!